L’ arte, oltre a essere un testimone credibile della bellezza del creato, è anche uno strumento di evangelizzazione. Attraverso l’arte la Chiesa spiega, interpreta la rivelazione.
La forza Miracolosa della Pittura “Celeste”
in un’atmosfera di silenzio, presenza di Dio e di sommessa devozione
L’Arte Sacra di Alessandro Serra
* pittore contemporaneo
“JHS”
Jesus Hominum Salvator
Pittura olio su tela gennaio 2021 – cm. 120 x 150
Gesù Salvatore degli Uomini.
“Gesù Battezzato”
Pittura olio su tela 2018 – cm. 180 x 250
Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano.
E subito, come usciva dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito scendere su di lui come una colomba.
E venne dal cielo una voce: «Tu sei il mio amato Figlio nel quale mi sono compiaciuto».
“La Sacra Famiglia”
Pittura olio su tela 2018 – cm. 120 x 150
Quando ebbero adempiuto ogni cosa…
secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret.
Continua a leggere Di villaggio in villaggio, d’incontro in incontro, il cammino si fa intreccio di umanità, spiritualità, culture e paesaggi, in un’esperienza che aiuta a guardare dentro se stessi, a comprendere Gesù che volle far parte di una famiglia…
Un viaggio che parte dal passato, ma abbraccia la contemporaneità, nel doloroso presente.
“Santissima Trinità”
Pittura olio su tela 2018 – cm. 100 x 100
C omunione tra Padre e Figlio nello Spirito Santo.
Dio è in realtà celato: si manifesta soltanto al cuore che lo sa scoprire nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ad immagine della Santissima Trinità.
“Natività”
Pittura olio su tela 2018 – cm. 160 x 200
G esù, “il bambino” di Betlemme
“L’Annunciazione “
Pittura olio su tela 2017 – cm. 80 x 120
“Angelus Domini nuntiavit Mariae”
Meraviglia e timore per la devota “Annunciata” inebriata e felice. Lo stupore assoluto dell’Annunciazione usurpa la sorpresa per la chiamata di Dio che si dona nell’amore.
Stupore dell’umile sé e stupore dinnanzi alla recondita visione del messaggero dell’onnipotente.
“fiat mihi secundum verbum tuum”
Continua a leggere Una pittura devota, celebrazione gloriosa della fede e della cristianità. L’ arcangelo Gabriele fu mandato da Dio nella città di Nazareth in Galilea a una vergine chiamata Maria, promessa sposa di Giuseppe, della stirpe di Davide. Maria si abbandona con assoluta fiducia nella parola che l’Angelo le annuncia, diventando in tal modo modello e madre dei credenti. Il pittore trasfigura la sorpresa con l’essenza della Madre di Gesù, che resta turbata e nel contempo, * “rorida di pioggia Divina”, (magnificamente) riflessiva e responsabile. L’Annunciazione a Maria è uno dei soggetti più rappresentati nella storia dell’arte. Ma in questa opera non vi è né l’evangelista Luca né il racconto apocrifo… L’ambiente è come una visione: l’immagine mentale dell’Annunciazione. La temperanza dei segni è totale, i colori pochissimi, mescolano mistica e realismo. Gabriele l’angelo del “grande annuncio” rivela la presenza di Dio, che è luce e irradia tutto intorno e illumina ogni cosa. La luce divina che lo accompagna va a scemare nell’ombra, tutta terrena, dell’umana confusione e del turbamento. L’angelo non ha corpo oppure a noi si cela nella divina luce? Ciò che attira l’occhio e il pensiero, è lo spazio di contemplazione, rivelazione e presenze dell’Arcangelo raccolte in astratto isolamento. A questo si aggiunge un’attenta e puntuale osservazione della realtà e il riaversi nella quiete di quel luogo dal fascino delicato sospeso nel tempo in cui vive “Maria di Nazaret”. * “Rorida di pioggia Divina” …da un’assonanza con Isaia 55,10-11
“SALIRÒ ALL’ALTARE DI DIO”
Pittura olio su tela 2018 – cm. 70 x 100
Quando la mente si svuota del tutto dinanzi alla malinconia nei confronti di un mondo da cui non ci si sente accettati, nutri il grido di dolore strappato al cuore da questa sensazione infausta che la dura vita impone, scegli un nome a questa mancanza che, forse, chiamare fede, è difficile.
Continua a leggereTuttavia alla ribellione contro la realtà circostante, si plasma la speranza, dai ruscelli della celeste pioggia di grazia nel “concretissimum” che celebra l’unione inseparabile tra l’anima e il divino nella solitudine, per condurre una vita di “contemplazione” lungo i fiumi e i torrenti della vita fino al mare, fino a Dio.
Tuttavia alla ribellione contro la realtà circostante, si plasma la speranza, dai ruscelli della celeste pioggia di grazia nel “concretissimum” che celebra l’unione inseparabile tra l’anima e il divino nella solitudine, per condurre una vita di “contemplazione” lungo i fiumi e i torrenti della vita fino al mare, fino a Dio.
“QUIS UT DEUS”
Pittura olio su tela 2018 – cm. 70 x 100
Grido di battaglia, contro chi si è ribellato al cielo.
Lotta solitaria che ciascuno conduce contro le tentazioni e le debolezze accanto all’altare dei sacrifici, come l’angelo fatto dello stesso rango del dragone.
“Sancte Michael Archangele”
Il Principe degli Angeli – San Michele Arcangelo
Pittura olio su tela 2017 – cm. 120 x 150
Dopo l’eternità e prima del tempo furono creati gli spiriti di mezzo, la natura angelica che sta fra la suprema “natura” divina e quella corporea e in capo a tutti l’Arcangelo divenuto il Principe degli Angeli: “Mikael”.
“Purgatorium”
Pittura olio su tela 2017 – cm. 80 x 120
Michele, il soccorritore delle anime, nel propileo dell’ultima ora tra le colonne di luce celeste che si alternano al torvo, ci ammette nel cammino della pena attraverso gli scenari del purgatorio, dove ci attende il lodo supremo con la risposta divina.
Continua a leggere Nella plaga infuocata interiore dell’uomo dimorano tutti gli elementi della nostra sorte finale. (come Nella visione del purgatorio di santa Caterina da Genova) Dinanzi al destino dell’anima: il peccato e il giudizio. “la salvezza” con la purificazione o la perdizione. In vita “ci è stato dato il più grande potere al mondo, il potere di scegliere, pertanto nessuno riuscirà mai a sfuggire alle conseguenze delle proprie scelte”. Il probo purgatorio quindi ci attende al passo, verso il destino dell’essenza immortale delle anime nebbiose .
“Nehustan“
il serpente di bronzo del deserto
Pittura olio su tela 2017 – cm. 120 x 150
simbolo della maledizione che diviene per volontà di Dio soluzione e salvezza
La Sacra Bibbia nel racconto dei serpenti nel deserto si ripropone la questione della mancanza di fede in Dio.
Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna. Giovanni 3:14-17
Continua a leggere Chi è morso dal serpente se alzerà lo sguardo dirigendolo verso il serpente di bronzo dritto sull’asta forgiato da Mosè si salverà. Ancora una volta la sapienza biblica riproponendoci l’ambivalenza del serpente ricorda come noi siamo continuamente posti tra due possibilità entrambe percorribili, bisogna decidere quale possa essere la giusta via Per redimerti dal peccato di sfiducia in Dio, dovrai porti diversamente rispetto a prima altrimenti i serpenti velenosi sono sempre lì, ma… puoi salvarti, puoi guardare Dio o verso un’altra direzione, Dio ci ha creato individui con libera scelta.
L’Arcangelo Esiliato
“Lucifero“
Pittura olio su tela 2017 – cm. 100 x 120
Essere luce, innanzi agli occhi oltre il varco dell’infinito, ora e per tutto il tempo, non sarà più il riflesso dell’essere-luce di Dio.
“L’esilio“
Pittura olio su tela 2017 – cm. 100 x 120
Lesilio del superbo angelo il portatore di luce il più splendente e il più vicino a Dio, incapace di opporsi alla forza dell’iridescente “Luce” attiva e ancestrale.
Continua a leggere Forse ci rendiamo conto sempre tardi di quell’estrema realtà che ci attende per aver provato il frutto dell’albero della conoscenza. La necessaria conseguenza di un comportamento deliberatamente scelto ci aspetta, senza eccezione, nell’oscura plaga destinata alle anime che hanno rifiutato Dio.
Arte e Fede
Evocare l’indicibile del mistero di Dio
L’arte secondo Papa Francesco
Benedetto XVI rivela il suo amore per l’arte
Joseph Ratzinger il Papa emerito, è sempre stato un amante dell’arte, passione che ha avuto un ruolo essenziale nella sua continua ricerca della via pulchritudinis.
Benedetto XVI agli artisti:
L’ arte è come una porta aperta verso l’infinito, verso una bellezza e una verità che vanno al di là del quotidiano, un’opera d’arte può aprire gli occhi della mente e del cuore, sospingendoci verso l’alto”.
Quell’“alto” cui tende la bellezza artistica può condurre, a Dio.
“La Via pulchritudinis”
Cammino privilegiato di evangelizzazione e di dialogo
Un percorso scelto per l’Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura, è quello di aiutare la Chiesa a trasmettere la fede in Cristo mediante una pastorale che risponda alle sfide della cultura contemporanea, seguendo la via pulchritudinis, come cammino di evangelizzazione.
Continua a leggereSecondo il Cardinale Ravasi, “l’arte sacra ha una nuova grammatica rispetto al passato e vi è il rischio che gli artisti siano troppo autoreferenziali oppure ricalchino dei modelli del passato, com’è avvenuto con lo stile romanico”.
Quindi, la strada da percorrere, è la conoscenza delle dinamiche liturgiche. Per questo è fondamentale che la Conferenza episcopale fornisca una formazione omogenea che riconnetta l’arte all’antichissima, grande tradizione della fede e dell’arte, sorelle tra loro nel cammino della cultura”.
Le opere d’arte sacra, con il loro incanto, sono annuncio evangelico ed esprimono lo splendore della verità cattolica, mostrando la suprema bellezza è una via regale per condurre a Dio.
Quando un’opera d’arte ispirata dalla fede viene offerta al pubblico essa si rivela come una «via», un «cammino di evangelizzazione e di dialogo», consentendo di trasmettere il messaggio che ne ha ispirato la creazione.
La via pulchritudinis, prendendo la via delle arti, conduce alla veritas della fede, a Cristo e aiuta ad incontrare la bellezza del Vangelo che la Chiesa deve, per sua missione, annunciare a tutti.